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Sono nato a Pinerolo il 28 luglio 1976
e abito a Villar Perosa, in Val Chisone (provincia di Torino).
Ho frequentato il Liceo Scientifico
presso l’istituto Marie Curie di Pinerolo (TO) perché all’epoca le
materie scientifiche mi affascinavano molto. Una volta ottenuto il
diploma mi sono infatti iscritto alla Facoltà di Veterinaria
dell’Università degli Studi di Torino; ho però capito che la mia
strada era un’altra e così, dopo due anni, ho cambiato
drasticamente indirizzo di studi iscrivendomi alla Facoltà di
Filosofia. Nel 2004 ho così ottenuto la Laurea discutendo una tesi
di filosofia morale dal titolo "La morale dell’autenticità",
incentrata sul pensiero di Jean-Paul Sartre, mio grande maestro.
Dopo una difficile ricerca di lavoro, sono stato assunto prima nel
Comune di Oulx (TO) e poi in quello di Pragelato (TO), dove
attualmente sono impiegato.
Oltre che di pittura sono
appassionato di arte in tutte le sue forme creative e mi sono
cimentato anche con la musica. Suono il basso e la chitarra ed
ho fatto parte, durante il Liceo e l’Università, di diversi
gruppi musicali hard rock e blues, tenendo concerti a Pinerolo e
dintorni.
Già da bambino la pittura mi
interessava molto, ma ho atteso la fine degli studi superiori per
iniziare a dipingere con costanza.
In questi anni ho sperimentato
diverse tecniche: disegno a carboncino, a pastello, quadri a
olio, disegni con china e acquarello, collage, e diversi stili:
realismo impressionista, realismo magico, cubismo, pittura
astratta, sempre alla ricerca del continuo miglioramento e
arricchimento delle mie capacità espressive e di uno stile
personale significativo.
Nei miei quadri, soprattutto
negli ultimi realizzati, aspiro a raggiungere un equilibrio tra
astrazione concettuale e raffigurazione descrittiva, tra pittura
astratta e pittura figurativa. La forma semplificata, il
ripetersi spesso inconsapevole di segni-simbolo (ad esempio, la
freccia, il buco della serratura, l’orecchio, ecc.),
l’accostamento "assurdo" di immagini diverse, la potenza del
colore, esprimono la gioia della libertà creativa che pesca nei
simboli consci e inconsci della cultura per creare un insieme
enigmatico, che vuole scardinare la normale rappresentazione
delle cose, spingendo l’osservatore alla ricerca continua del
senso e della verità.
I modelli a cui mi sono
ispirato sono soprattutto Pablo Picasso, Francis Bacon, Vincent
Van Gogh.
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